Ricetta: il ciambellone rustico alle mele

Ricetta vegetariana: il ciambellone rustico alle mele

Eccoci qui con la terza ed ultima ricetta della serie “I ciambelloni”. Questa volta parliamo del ciambellone rustico alle mele, una versione vegetariana del ciambellone tradizionale.
Questo ciambellone è fatto con le mele invece del cacao, della vaniglia e del latte.
Ingredienti
  • Uova intere: 3
  • Mela “Golden”: 1
  • Zucchero di canna: 2 bicchieri piccoli (da 100 ml)**
  • Olio di semi
  • Yogurt intero bianco: 2 vasetti
  • Farina 00*: 6/8 bicchieri piccoli (da 100 ml)**
  • Lievito : 1 bustina
  • Crusca: 1 manciata
  • Cacao in polvere: 2/3 cucchiai
  • Cannella in polvere:
  • Sale: 1 pizzico
* In alternativa si può usare farina integrale, anche di cereali come farro, orzo, ecc, per un risultato ancora più interessante dal punto di vista sia nutrizionale che organolettico.
** Con bicchieri “piccoli” si intendono quelli da vino, con una capienza di circa 100 ml. Si può usare anche un bicchiere di quelli di plastica usa e getta, senza riempirlo troppo.
Procedimento

1. In una terrina, rompere le uova con un pizzico di sale, sbatterle bene con una forchetta, aggiungere lo zucchero, poi l’olio, lo yogurt e la crusca, mescolando ancora finché il tutto non si è ben miscelato.

2. Aggiungere la farina col lievito, poco per volta, setacciandola per evitare grumi e continuando a mescolare energicamente.

3. Versare metà del composto nello stampo per ciambelle, imburrato e infarinato.

4. L’altra metà mescolarla a due-tre cucchiai colmi di cacao in polvere, miscelando bene per evitare grumi.

5. Versare il resto dell’impasto nello stampo. Coprire lo stampo col suo coperchio e mettere a cuocere su un fuoco medio-piccolo, a fiamma media, per circa un’ora.

6. Controllare con uno stecchino il livello di cottura: se esce asciutto il dolce è cotto; evitare di scoperchiare almeno per la prima mezz’ora.

Ciambellone alle mele con zucchero a velo
Consigli
La quantità di farina indicata è di 6/8  bicchieri ma è consigliabile dosarla “ad occhio”, in modo da ottenere un impasto tenero ma non liquido, tale da essere mescolato ancora abbastanza agevolmente con la forchetta, seppur con un po’ di sforzo, ma colando lentamente quando ne viene sollevata un po’ con la forchetta stessa.
Per questo è consigliabile usare una forchetta e non un’impastatrice meccanica, oltre che aggiungere la farina gradualmente, per meglio rendersi conto quanto è stata raggiunta la consistenza ottimale.

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