Recensione del film American History X

American History X

Recensione film

American History X: la piaga dell’odio razziale che lacera gli Stati Uniti, il dolore di un uomo e di una famiglia.
Un capolavoro drammatico dai toni forti, profondamente toccante.

American history x, locandina

Titolo originale: American History X
Anno di produzione: 1998
Genere: drammatico
Durata: 119 minuti
Regia: Tony Kaye
Soggetto: David McKenna
Sceneggiature: David McKenna
Paese di produzione: Stati Uniti

Attori protagonisti:
Edward Norton (Derek)
Edward Furlong (Danny)

Una storia americana x” è il titolo del saggio che il preside Sweeney assegna al giovane Danny Vinyard, un alunno della scuola, il giorno in cui il fratello maggiore Derek esce dal carcere. Non è una relazione come tutte le altre, ma un’analisi attenta e sincera sulle motivazioni che hanno spinto il fratello verso scelte di vita razziste e xenofobe.
Derek e Danny sono cresciuti in una periferia come tante, negli States, dove l’odio razziale non è l’eccezione ma la regola, quasi la normalità e i ragazzi non si riuniscono in gang o in bande, ma in etnie. Sono figli di un pompiere ucciso anni prima da un uomo di colore: questa disgrazia ha spinto Derek a diventare un nazi skinhead, fino al crudele omicidio di due ragazzi afroamericani che avevano tentato di rubargli l’automobile, colpa per la quale dovrà scontare tre anni di carcere con l’accusa di eccesso di legittima difesa.
Durante la sua assenza, Danny sembra deciso a di seguire l’esempio del fratello maggiore e ha consegnato solo pochi giorni prima una tesina sul Mein Kampf. Sweeney è determinato ad aiutare Danny, come aveva tentato di fare anche con il fratello maggiore, ma non sa ancora che il carcere ha cambiato profondamente Derek. Vuole un futuro diverso per sé e per Danny, tentando di diventare l’esempio e la guida che avrebbe dovuto essere prima. Scoprirà tuttavia che la spirale di odio e violenza è troppo radicata per poterla estirpare di colpo: troppe cose devono ancora cambiare per realizzare il sogno di pace e speranza che si intravede nelle righe del tema di Danny.
American History X
Pur portando in scena temi già trattati (il conflitto razziale, le guerre tra bande delle periferie americane), questo film riesce nel difficile compito di riproporli in una versione del tutto inedita ed appassionante, grazie anche all’ottima sceneggiatura e ad una regia decisamente convincente. A tratti molto crudo, sempre profondamente apolitico e mai retorico, questo film riesce a coniugare perfettamente violenza e sentimento, speranza e disillusione. Il magistrale alternarsi del bianco e nero col colore, nell’incessante susseguirsi di flashback narrativi, e una magistrale interpretazione di Edward Norton (che gli valse la nomination all’Oscar), completano il quadro di uno dei capolavori della filmografia americana. Assolutamente da vedere.

Note

Il finale è stato modificato rispetto alla prima versione originale in lingua: entrambe interessanti, trasmettono significati molto differenti. Probabilmente è stata questa la ragione per cui è stato richiesto una variazione del finale.

Trailer

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