Un uso qualunque di te, di Sara Rattaro. Una donna divisa tra apparente normalità e segreti tradimenti, una famiglia come tante, una tragedia che cambierà per sempre le loro vite.

È quasi l’alba di un giorno di primavera, quando Viola riceve una telefonata del marito Carlo, che le dice di correre subito in ospedale. Ha dovuto chiamarla perché Viola non è dove dovrebbe essere: nel suo letto.

Viola è una madre e una moglie inquieta e distratta, che dietro un’apparente indipendenza nasconde grandi fragilità e insicurezze; è stata un’adolescente “difficile”, sfrontata ed enigmatica, in cerca di emozioni forti. Carlo, apparentemente, è il suo opposto: un ragazzo di buona famiglia, con un carattere sicuro e tranquillo e saldi principi. Si conoscono, ancora ragazzi, innamorandosi perdutamente l’uno dell’altra, con grande dispetto della madre di Carlo, madre apprensiva e suocera invadente.

Tuttavia, neppure l’amore forte e puro di Carlo, o i consigli della migliore amica d’infanzia, Angela, riescono a cambiare il carattere impulsivo e passionale di Viola. Ora che la vita di sua figlia Luce è appesa a un filo e le analisi mediche, impersonali e impietose, hanno svelato un terribile segreto che Viola custodiva da anni, la donna si trova a fare i conti con gli errori commessi in passato e le incertezze del futuro. Così, mentre il marito veglia al capezzale dell’adorata figlia, Viola è costretta, con tutto il coraggio di una madre, a prendere le decisioni che possono cambiare per sempre le loro vite.

Il romanzo di Sara Rattaro, in un agile susseguirsi di flashback che dipana le vite dei protagonisti, sviluppa in modo originale e coinvolgente i temi – di per sé non nuovi – della fragilità personale contrapposta alla violenza dei sentimenti, degli errori e dei segreti che accompagnano l’amore familiare, grazie anche a una scrittura agile e scorrevole, con un finale assolutamente non scontato.