Ricetta: insalata di polpo con patate e olive

Insalata di polpo con patate e olive

L’insalata di polpo è un secondo piatto gluten-free della tradizione mediterranea, fresco e leggero, grazie alle carni digeribili e magre di questo animale.
Ottimo anche come antipasto freddo o piatto unico, in questa variante con le olive acquisterà un sapore ancora più aromatico e pieno.
Ingredienti
  • Polpo già pulito ed eviscerato: 1 grande (circa 1 kg)
  • Patate: 4 medie
  • Olive denocciolate (nere o taggiasche)
  • Prezzemolo
  • Limone
  • Olio EVO
  • Carota: 1
  • Cipolla: 1
  • Gambi di sedano: 2
  • Sale e pepe: q.b
Procedimento

1. Battere il polpo con un pestacarne per farlo intenerire, quindi lessarlo in una pentola capiente con carota, sedano e cipolla (importante: immergere il polpo con l’acqua fredda, ovviamente salata).

2. La cottura è circa 20 min per 500 gr di polpo, quindi in totale 40 min da quando prende il bollore.

3. Pungere di tanto in tanto il polpo con uno stecchino: quando la carne sarà tenera, spegnere la fiamma e lasciare riposare nella sua acqua di cottura, che si raffredderà gradatamente. Nel frattempo lessare le patate, a parte.

4. Quando le patate saranno cotte e il polpo intiepidito, tagliare entrambi a pezzi di 2-3 cm circa in una terrina capiente, quindi aggiungere il prezzemolo tritato, le olive, abbondante olio EVO, succo di limone (non troppo) e un pizzico di sale e pepe. Si consiglia di rimuovere la pelle scura del polpo, almeno nei punti in cui è più spessa, non perché alteri il sapore, ma perché la consistenza un po’ viscida può non essere gradita da tutti.

5. Servire il polpo tiepido o freddo, a seconda delle stagioni; l’ideale sarebbe lasciarlo “riposare” un’oretta circa prima di servire, in modo che assorba bene il sugo.

Curiosità
La tradizione vuole che si metta anche un tappo di sughero nell’acqua di cottura del polpo, per renderlo più tenero.
In realtà questa usanza deriva dal fatto che il polpo lesso era un alimento povero, cotto e venduto per strada in grandi calderoni: i polpi venivano legati a un tappo di sughero – che galleggia – per essere rapidamente estratti e serviti quando venivano acquistati.

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