Larry Kagan: quando le ombre diventano arte
La struttura metallica, viene collocata ad una certa distanza dalla parete ed illuminata da luci; in questo modo le ombre che si formano, disegnano sulla parete delle figure di oggetti, simboli conosciuti. La luce e le ombre diventano dunque, essenza stessa dell’arte.
L’opera nasce da un contrasto profondo fra l’oggetto e la sua ombra, fra il disordine apparente dei cavi e la precisione dell’orientamento della luce.
Come prima cosa, Kagan, fa un disegno a matita sulla una parete. Poi costruisce la forma di base della sua scultura con in fili d’ acciaio e fa luce su di essa. Infine, manipola la scultura finchè l’ombra non ricostruisce le linee che ha disegnato sul muro.
Kagan parlando del suo modo di rappresentare l’arte dice “ Il mio interesse nelle ombre risiede nella loro capacita´ di aggiungere una nuova dimensione spaziale; esse aiutano a chiarire le ambiguità che sono inerenti alla percezione visiva, stabiliscono il ruolo cruciale che la luce gioca nel modo di interpretare gli eventi del mondo intorno a noi.
“Per molti di noi le ombre occupano i confini della coscienza; la zona dove il reale lascia spazio all’immaginario, dove i fantasmi dei mezzi ricordi agitano visioni…. Lasciando alle ombre uno spazio nella narrazione, mi pongo la questione di cos’è il reale.”
A Kagan è sempre piaciuto lavorare con fili di acciaio e inizialmente, quando fotografava la struttura che aveva creato, era infastidito dalle doppie linee dovute alle ombre e pensava ad un modo per eliminarle… ma alla fine decise invece di inserirle nell’arte.
Larry Kagan è rappresentato dalla galleria d’arte Hirschl & Adler Moderna di New York City e le richieste possono essere effettuate lì o direttamente all’artista.
Le sue mostre sono state esposte in diversi paesi, come ad esempio, Italia (Roma, Napoli, Milano, e Bologna), Germania (Berlino e Francoforte), Francia (Parigi), Canada (Toronto), Texas (Dallas), Austria (Vienna) e in Svezia e in Florida.
Photos credits: Larry Kagan